Le diammine sono composti organici che presentano due gruppi amminici.
Per denominare questi composti bisogna considerare la catena carboniosa che contiene entrambi i gruppi amminici. Tale catena viene numerata in modo che uno dei due gruppi abbia il numero più basso possibile e poi si seguono le regole utilizzate per le ammine. Pertanto la specie
si chiama N-metil-1,3-propildiammina.
Le diammine possono essere ottenute facendo reagire un alchene in ambiente acido con lo ione azide N3– che, tramite corrente elettrica si trasforma in radicale. Si ottiene una diazide organica che, per riduzione dà una diammina.
Le diammine sono sostanze che si trovano in natura e hanno numerose applicazioni in campo medico.
La più famosa è la penicillina presente in un genere di fungo la cui scoperta nel 1932 ad opera del batteriologo inglese Alexander Fleming ha inaugurato l’epoca degli antibiotici
Vi è poi l’agelastatina A prodotto naturale marino isolato da una spugna che ha dimostrato una citotossicità significativa nei confronti di alcune cellule tumorali
Molto nota è la biotina o vitamina H che è una diammina presente in molti alimenti tra cui latte, formaggi, fegato, arachidi, piselli secchi, verdure, funghi e lievito di birra che partecipa al metabolismo proteico e alle azioni di sintesi degli acidi grassi e del glucosio.
L’oseltamivir è una diammina di sintesi con proprietà antivirali usatoa nel trattamento o nella prevenzione dell’influenza essendo un inibitore selettivo degli enzimi neuraminidasi del virus influenzale
Le diammine possono essere utilizzate quali leganti come per l’oxaliplatino agente chemioterapico antineoplastico in grado di interferire con le fasi del ciclo cellulare legandosi al DNA