Il cesio è un metallo alcalino appartenente al Gruppo 1 e al 6° Periodo avente configurazione elettronica [Xe]6s1.
Fu scoperto nel 1860 dal chimico tedesco Robert Bunsen e dal fisico Gustav Kirchhoff nell’acqua minerale di Dürkheim, mediante l’analisi spettrale.
Gli scienziati denominarono l’elemento con il nome di cesio dal latino caesius che significa azzurro dopo aver osservato le due linee blu nel suo spettro.
Viene prevalentemente ricavato dal minerale pollucite appartenente alla famiglia delle zeoliti in cui è presente sotto forma di Cs2Al2Si4O12.
I minerali contenenti cesio, tuttavia, contengono anche il rubidio che, appartenendo allo stesso gruppo del cesio presenta caratteristiche chimiche simili.
Pertanto, per poter separare il cesio dal rubidio, i minerali dopo essere stati frantumati vengono riscaldati in presenza di sodio metallico a 650°C al fine di ottenere una lega cesio-rubidio i cui componenti possono essere separati tramite distillazione frazionata.
Il cesio è un metallo duttile e malleabile di colore argenteo con una temperatura di fusione di 28.5°C ed è il meno elettronegativo degli elementi pertanto è particolarmente reattivo.
Viene quindi commercializzato sotto forma di cesio azide da cui si può ottenere l’elemento per riscaldamento:
2 CsN3 → 2 Cs + 3 N2
Esso reagisce con l’ossigeno e tende a ricoprirsi di una patina di superossido di cesio che si forma a seguito della reazione:
Cs(s) + O2(g) → CsO2(s)
Il cesio reagisce rapidamente con l’acqua per formare una soluzione di idrossido di cesio con sviluppo di idrogeno. La reazione è altamente esotermica e, se viene condotta in un recipiente di vetro, esso tenderà a frantumarsi.
2 Cs + 2 H2O → 2 Cs+ + 2 OH– + H2
Il cesio reagisce con tutti gli alogeni per formare i rispettivi alogenuri secondo la reazione:
2 Cs + X2 → 2 CsX
Il cesio reagisce con acido cloridrico diluito per formare una soluzione contenente lo ione Cs+: la reazione avviene con sviluppo di idrogeno:
2 Cs + 2 HCl → 2 Cs+ +2 Cl– + H2
Reagisce con acido solforico diluito con formazione di SO2 e precipitazione dello zolfo:
8 Cs + 6 H2SO4 → 8 Cs+ + 4 SO42- + SO2 + S + 6 H2O
Reagisce con acido nitrico diluito dà luogo alla formazione del monossido e del biossido di azoto:
21 Cs + 26 HNO3 → 21 Cs+ + 21 NO3– + NO + N2O + N2 + 13 H2O
In presenza di idrossido di cesio alla temperatura di 300-350°C dà luogo alla formazione di ossido di cesio con sviluppo di idrogeno:
2 Cs + 2 CsOH → 2 Cs2O + H2
In presenza di idrogeno gassoso alla temperatura di 300-350°C e ad elevate pressioni dà luogo alla formazione dell’idruro
2 Cs + H2 → 2 CsH
In presenza di ammoniaca alla temperatura di – 40°C e in presenza di platino quale catalizzatore dà luogo alla formazione di cesio ammide:
2 Cs + 2 NH3 → 2 CsNH2 + H2
Reagisce ad una temperatura maggiore di 300°C con il biossido di silicio per dare il silicato di cesio:
4 Cs + 3 SiO2 → 2 Cs2SiO3 + Si
Tra i composti del cesio più importanti vi è lo ioduro di cesio drogato con tallio che presenta il fenomeno della scintillazione quando eccitato da radiazioni ionizzanti, il nitrato di cesio utilizzato per ottenere vetri ottici, il cloruro di cesio usato in cellule fotoelettriche, il formiato di cesio dotato di elevate proprietà lubrificanti.
Con il cesio fu costruito il primo orologio atomico basato sulle transizioni di livelli energetici dell’atomo.
Il cesio viene inoltre utilizzato quale catalizzatore nell’idrogenazione di composti organici.