Il carbonato di ferro (II) FeCO3 si rinviene in natura nella siderite minerale utile per l’estrazione del ferro in quanto contiene circa il 48% del metallo.
Il carbonato di ferro (II) è un sale poco solubile con un Kps di 3.13 ∙ 10-11 ed ha pertanto solubilità molare di 5.60 ∙ 10-6 e ciò implica che si solubilizzano 6.48 ∙ 10-4 g per litro di soluzione.
Il carbonato di ferro (II) è tuttavia solubile in molti acidi; è una sostanza instabile in cui il ferro viene facilmente ossidato in presenza di ossigeno a ferro (III).
Ad una temperatura maggiore di 280°C il carbonato di ferro (II) dà luogo a una reazione di decomposizione termica con formazione di ossido di ferro (II) e (III), biossido di carbonio e monossido di carbonio:
3 FeCO3 → Fe3O4 + 2 CO2 + CO
Stante la sua bassa solubilità in acqua il carbonato di ferro (II) può essere ottenuto in laboratorio per precipitazione utilizzando soluzioni contenenti rispettivamente sali solubili di ferro (II) come FeCl2 e carbonati solubili come Na2CO3 secondo la reazione di reazione di doppio scambio:
FeCl2(aq) + Na2CO3(aq)→ FeCO3(s) + 2 NaCl(aq)