Nel 1931 Huckel pubblicò uno studio teorico basato sulla teoria degli orbitali molecolari secondo il quale si prevedeva che sistemi ciclici planari con una nuvola π ininterrotta contenenti elettroni π in numero di 4n + 2 dove n è un numero intero, avrebbero avuto una stabilità particolari.
Posto n = 0 si ha che un composto contenente (4 x 0) + 2 = 2 elettroni π sia aromatico.
Posto n = 1 si ha che un composto contenente (4 x 1) + 2 = 6 elettroni π come il benzene sia aromatico. Analogamente posto n = 2 si ha che un composto contenente (4 x 2 ) + 2 = 10 elettroni π sia anch’esso aromatico.
Schematizzando:
aromatici : 2, 6, 10. 14, 18 elettroni π
antiaromatici : 4, 8, 12, 16, 20 elettroni π
Costituiscono quindi esempi di composti aromatici il benzene, il naftalene, l’antracene e il naftacene oltre a composti eterociclici aromatici come furano, pirrolo, imidazolo, piridina, pirimidina, indolo e chinolina.
Oltre ai composti aromatici vi sono specie ioniche che presentano aromaticità. Il più semplice dei carbocationi aromatici e il catione ciclopropenilico avente formula C3H3+
Mentre il ciclopropene non è aromatico pur presentando 2 elettroni π in quanto uno dei tra atomi di carbonio presenti nell’anello è ibridato sp3 e quindi non ha il requisito di avere una nuvola π ininterrotta il catione ciclopropenilico ottenuto dal ciclopropene per rimozione di un idrogeno come ione H+ presenta tutti gli di carbonio ibridati sp2.
Questo catione triangolare planare rispetta la regola di Huckel avendo 2 elettroni π ed infatti tutte le lunghezze di legame C-C sono le stesse.
Un altro ione aromatico è l’anione ciclopentadienilico avente formula C5H5+ .
Esso deriva dal ciclopentadiene che presenta 4 atomi di carbonio ibridati sp2 e un atomo di carbonio ibridato sp3 a cui sono legati due atomi di idrogeno.
La rimozione di uno di questi idrogeni come ione H+ operata, ad esempio dalla sodioammide, dà luogo alla formazione di un anione in cui il carbonio inizialmente ibridato sp3 diviene ibridato sp2.
Questo anione pentagonale planare rispetta la regola di Huckel avendo (4 x 1) + 2 = 6 elettroni π. Esso presenta cinque strutture limite di risonanza e la carica negativa viene condivisa in ugual misura da tutti gli atomi di carbonio
Il cicloeptatriene non è un composto aromatico in quanto, pur presentando (4 x 1) + 2 = 6 elettroni π come il benzene ha un carbonio ibridato sp3 e quindi non ha il requisito di avere una nuvola π ininterrotta.
Il catione cicloeptatrienile, noto come ione tropilio in cui tutti gli atomi di carbonio sono ibridati sp2 , ottenuto dalla reazione tra il cicloeptatriene e il bromo o il pentacloruro di fosforo presenta una struttura eptagonale planare con uguali lunghezze di legame C-C in cui la carica positiva è delocalizzata sui 7 atomi di carbonio del ciclo ed è quindi aromatico
L’1,3,5,7 cicloottatetraene è un composto non aromatico in quanto non è planare e ha 8 elettroni π quindi non rispetta la regola di Huckel: infatti esso dà luogo a reazioni di addizione tipiche degli alcheni.
Viceversa il dianione del cicloottatetraene C6H82- ottenuto per reazione del cicloottatetraene con il potassio manifesta proprietà aromatiche infatti presenta 10 elettroni π, una struttura ottagonale planare con uguali lunghezze di legame C-C in cui le cariche negativa sono delocalizzate sugli atomi di carbonio del ciclo ed è quindi aromatico