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Channel: Chimica – Chimicamo
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Difenilammina

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La difenilammina il cui nome I.U.P.A.C. è N-fenilanilina è un’ammina secondaria in cui sono legati due gruppi fenilici con l’azoto e ha formula (C6H5)2NH. La difenilammina è presente nelle acque reflue dei processi industriali. 

Proprietà

Si presenta come un solido incolore, con un odore floreale, scarsamente solubile in acqua ma è solubile in acetonitrile, metanolo e ottanolo.

La difenilammina ha una costante basica Kb dell’ordine di 1014 ed è quindi molto meno basica dell’anilina perché il doppietto elettronico solitario presente sull’azoto è meno disponibile alla protonazione a causa della presenza di due gruppi fenilici.

Sintesi

La difenilammina può essere preparata attraverso diverse vie sintetiche:

2 C6H5NH2 (C6H5)2NH + NH3

  • reazione tra acetanilide e bromobenzene con formazione di N, N-difenilacetammide che, per reazione con acido cloridrico, dà la difenilammina

Reazioni

La difenilammina reagisce con il 3-idrossi, 4 oxo pentanale ottenuto dalla reazione del desossiribosio presente nel DNA con gli acidi per dare un assorbimento a 595 nm. Pertanto questa reazione costituisce un test del DNA

La difenilammina reagisce con lo zolfo per dare, secondo una reazione di ciclizzazione, la fenotiazina che è un composto triciclico:

(C6H5)2NH + 2 S → S(C6H4)2NH + H2S

Usi

La difenilammina è usata principalmente quale antiossidante.

Trova utilizzo:

  • nella produzione di coloranti
  • nell’industria della gomma
  • nella produzione di lubrificanti
  • quale stabilizzante nelle materie plastiche
  • quale stabilizzante di esplosivi nitrocellulosici
  • quale stabilizzante di propellenti per razzi a combustibile solido
  • nell’industria alimentare per la conservazione e per il controllo di parassiti secondo i limiti fissati dalla Commissione Europea nel 2018

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