Un atomo che ha un elettrone spaiato in un orbitale s e almeno due nell’orbitale p può dar luogo all’ibridazione sp2.
Nell’ibridazione sp2 infatti un elettrone appartenente all’orbitale s e due elettroni appartenenti all’orbitale p formano 3 orbitali ibridi ciascuno dei quali ha il 33.3 % di carattere s e il 66.7 % di carattere p.
Gli orbitali ibridi sp2 sono planari e sono orientati con un angolo di 120°.
Uno degli atomi che può dar luogo all’ibridazione sp2 è l’atomo di carbonio il quale ha configurazione elettronica 1s2, 2s2, 2p2. A seguito della promozione di un elettrone dall’orbitale 2s all’orbitale 2p presenta 4 elettroni spaiati. L’elettrone del livello 2s e due elettroni del livello 2p formano 3 orbitali ibridi sp2 mentre il rimanente elettrone 2p non ibridato è perpendicolare al piano dei tre orbitali ibridi
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Un atomo di carbonio ibridato sp2 forma 3 legami σ e un legame π come avviene, ad esempio, negli alcheni e nei composti contenenti il gruppo carbonilico.
Sebbene il carbonio costituisca l’esempio classico per comprendere l’ibridazione sp2, oltre che l’ibridazione sp3 e sp, vi sono altri possibili casi.
Il boro, ad esempio ha configurazione elettronica 1s2, 2s2, 2p1. A seguito della promozione di un elettrone dall’orbitale 2s all’orbitale 2p ha tre elettroni spaiati con i quali forma tre orbitali ibridi sp2 che si dispongono planarmente secondo angoli di 120°.
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Proprio a causa della disposizione di tali orbitali ibridi il boro, quando si lega a tre atomi uguali come ad esempio in BF3 nonostante l’elevata differenza di elettronegatività tra gli atomi dà luogo alla formazione di una molecola apolare