Il cromato di piombo detto giallo cromo in cui il cromo ha numero di ossidazione +6 ha formula PbCrO4 è un sale poco solubile presente in natura nel minerale crocoite.
E’ un composto inorganico cristallino che, se riscaldato, emette fumi tossici ed è altamente corrosivo oltre che essere un forte agente ossidante.
Tale composto viene utilizzato quale pigmento negli inchiostri e nelle vernici, per colorare alcuni polimeri, gomma e carta e nei fuochi d’artificio quale ossidante.
Trattandosi di un sale caratterizzato da un Kps di 3 ∙ 10-13 la sua solubilità molare è pari a 5 ∙ 10-7 M quindi in 1 L di soluzione se ne solubilizzano 5 ∙ 10-7 mol/L ∙ 1 L ∙ 323.2 g/mol = 0.00018 g.
Esso pertanto può essere ottenuto per precipitazione trattando una soluzione contenente un sale solubile del piombo (II) come PbCl2 e una soluzione contenente un cromato solubile come il cromato di potassio K2CrO4.
La reazione netta è:
Pb2+(aq)+ CrO42-(aq) → PbCrO4(s)↓
In ambiente basico il cromato di potassio si solubilizza lentamente dando lo ione complesso tetraidrossipiombato(II) secondo la reazione:
PbCrO4(s) + 4 OH–(aq)→ [Pb(OH)4]2-(aq) + CrO42-(aq)
Nel XIX secolo il cromato di piombo fu largamente usato da numerosi artisti come Seurat, Pissarro e van Gogh sia per il suo colore che per l’alto potere coprente.
Il suo uso fu praticamente abbandonato dagli artisti successivi in quanto il cromato di piombo tende con il tempo a degradarsi formando principalmente ossido di cromo (III) biidrato Cr2O3∙ 2 H2O unitamente ad altri composti del cromo (III) come il solfato e l’acetato. Tale fenomeno è provocato dalla luce visibile e UV, da contaminanti, gas presenti nell’atmosfera come SO2 e H2S.
La degradazione del cromato di piombo porta ad un annerimento delle superfici dell’opera il cui esso è stato utilizzato come pigmento giallo come nel caso dei Girasoli di van Gogh una delle più grandi e conosciute opere dell’artista olandese.