La maggior parte delle persone ritiene che il contatto con sostanze radioattive sia pericoloso se non mortale.
Eppure quotidianamente siamo in contatto con sostanze radioattive e secondo la Nuclear Regulatory Commission, circa la metà delle radiazioni con cui entriamo in contatto proviene da radiazioni di fondo ovvero da radiazioni presenti che colpiscono tutti.
Non c’è bisogno di andare nei pressi di una centrale nucleare o di fare un esame radiologico per essere esposti a una certa quantità di radiazioni in quanto queste emissioni possono provenire da specie con le quali siamo quotidianamente a contatto come noci brasiliane, granito, e rilevatori di fumo.
Era già noto che alcune sostanze come la lettiera per gatti, le noci brasiliane, alcuni tipi di ceramiche, oggetti realizzati con metalli riciclati e banane emettessero radioattività. Di recente, tuttavia, è stato effettuato uno studio sistematico con un rilevatore di raggi γ delle radiazioni presenti in una casa della periferia statunitense.
Le radiazioni sono state espresse in microgray/ora. Il gray, il cui simbolo è Gy, è l’unità di misura della dose assorbita di radiazione del Sistema Internazionale: l’esposizione a 1 Gy corrisponde a una radiazione dhe deposita 1 Joule per chilogrammo di materia.
Le sostanze nelle quali è stata rilevata radioattività sono state
- le banane che a causa della presenza dell’isotopo radioattivo del potassio ovvero del 40K emettono una radiazione γ di 0.17 μGy/h
- gli avocado, anch’essi ricchi di potassio emettono una radiazione di γ di 0.16 μGy/h
- i rilevatori di fumo che a causa della presenza dell’americio, tipico metallo radioattivo appartenente alla famiglia degli attinidi, emettono una radiazione di γ di 0.16 μGy/h
- i materiali da costruzione come cemento, pietra naturale, gesso, granito contengono in natura isotopi radioattivi di radio, uranio e torio. Quindi nessuna sorpresa se i mattoni della casa emettono una radiazione di γ di 0.15 μGy/h
Per confrontare questi dati si è presa a riferimento una roccia naturale contenente uranio che emette 1.57 μGy/h.
La notizia è stata riportata non solo a livello scientifico ma anche da mezzi di diffusione di massa generando preoccupazione. Gli scienziati, tuttavia, hanno dato rassicurazioni sull’esposizione a queste sostanze in quanto il livello che si ritiene esente da rischi è di 50000 μGy/anno ovvero di 5.71 μGy/h che risulta essere ben al di sopra delle emissioni di fondo a cui siamo quotidianamente esposti.
Gli effetti benefici di alcuni alimenti, come, ad esempio l’avocado la cui presenza di fibre, grassi, vitamine del gruppo B, vitamina K, vitamina E, vitamina C e potassio conferiscono a questo frutto proprietà eccellenti per la salute e il suo consumo è associato a tanti benefici tra cui la riduzione del rischio cardiovascolare da far passare in secondo piano le radiazioni emesse la cui entità appare del tutto trascurabile