Glicole propilenico
Il glicole propilenico il cui nome I.U.P.A.C. è 1,2-proandiolo è un diolo in cui il gruppo -OH si trova nelle posizioni 1 e 2 la cui struttura è rappresentata in figura:
Proprietà
È una sostanza igroscopica e si presenta liquido, limpido, incolore, igroscopico, viscoso solubile in acqua, etanolo, acetone, etere etilico e benzene ed è in grado di solubilizzare resine, coloranti e oli essenziali. È stabile a temperature ambienti ma a temperature elevate tende a ossidarsi dando sostanze quali propanale, acido lattico, acido acetico e acido piruvico.
Sintesi
Può essere ottenuto:
- dalla reazione tra glicerolo ovvero 1,2,3-propantriolo con idrogeno in presenza di un catalizzatore come il rame
- dall’ossido di propilene in soluzione acida acquosa
- dalla reazione tra propene e permanganato di potassio in ambiente basico
Reazioni
Il glicole propilenico reagisce con:
- le aldeidi per dare acetali
- i chetoni per dare chetali
- gli acidi carbossilici per dare esteri
Usi
Il glicole propilenico viene largamente utilizzato sin dagli anni ’30 dello scorso secolo nei deodoranti per ambienti grazie alla sua azione antimicrobica.
È usato quale solvente, umettante in medicamenti, nelle soluzioni antisettiche, come eccipiente nei liquidi usati nelle sigarette elettroniche, nei liquidi antigelo per i motori.
Negli alimenti è usato come:
- antiagglomerante nelle zuppe secche o nel formaggio grattugiato
- antiossidante in quanto ne prolunga la durata di conservazione
- rinforzante degli impasti in quanto modifica gli amidi e il glutine rendendoli più stabili
- emulsionante
- stabilizzante e addensante
Si trova quindi comunemente in molti alimenti confezionati, come bevande, condimenti, preparati per dolci, bibite analcoliche, popcorn, pane e latticini