Il guaiacolo il cui nome I.U.P.A.C. è 2-metossifenolo è un etere che si presenta come un solido cristallino o come un liquido oleoso incolore che diventa giallo se esposto all’aria la cui struttura è:
È scarsamente solubile in acqua e in etere di petrolio, solubile in soluzioni di idrossido di sodio e miscibile con alcol, cloroformio, etere dietilico e acido acetico glaciale.
Il guaiacolo si trova negli oli essenziali di semi di sedano, foglie di tabacco, foglie d’arancio e scorze di limone e si ottiene dalla pirolisi della lignina.
È presente nel whisky e nel caffè tostato a cui conferisce un sapore tipico.
Sintesi
Viene ottenuto dalla reazione dell’1,2-diidrossibenzene in presenza di dimetilsolfato in ambiente basico
C6H4(OH)2 + (CH3)2SO4 → guaiacolo + CH3HSO4
Il guaiacolo è un prodotto della degradazione della 4-idrossi-3-metossibenzaldeide nota come vanillina in presenza di palladio quale catalizzatore
Reazioni
Il guaiacolo, presenza di cloroformio e idrossido di sodio, dà luogo alla formazione di vanillina
Infatti la vanillina utilizzata a livello industriale ed alimentare, è prodotta, quasi esclusivamente, per sintesi chimica a partire da guaiacolo
Alla temperatura di 300°C e utilizzando come catalizzatore platino e ossido di alluminio il guaiacolo reagisce con l’idrogeno gassoso per dare moltissimi composti tra cui l’1,2-diidrossibenzene (catecolo), fenolo, anisolo, il 3-metilguaiacolo e il 6-metilguaiacolo.
Usi
Il guaiacolo è il precursore di alcuni aromatizzanti come l’eugenolo.
Ha proprietà disinfettanti, antisettiche ed è usato come espettorante.
Il guaiacolo conferisce al vino il tipico “odore di tappo” in quanto alcuni tipi di funghi attaccano alcuni costituenti del sughero dando luogo alla formazione di composti tra cui il guaiacolo.