I combustibili fossili derivano dalla trasformazione chimico-fisica in condizioni anaerobiche, avvenuta nel corso di ere geologiche, di resti di organismi rimasti sepolti sul fondo di mari e laghi.
Queste trasformazioni hanno consentito la conservazione dell’energia immagazzinata nelle cellule degli organismi nel corso della propria vita.
I combustibili fossili che costituiscono una fonte energetica non rinnovabile soddisfano circa l’80% della richiesta mondiale.
Dalla combustione dei combustibili fossili si ottiene prevalentemente, come prodotto di reazione, il biossido di carbonio che è uno dei principali gas serra e pertanto un responsabile dei cambiamenti climatici, delle piogge acide e del riscaldamento globale
Classificazione
I combustibili fossili vengono classificati in:
- Carbone in tutte le sue forme
- Petrolio e altri idrocarburi
- Gas naturale
Carbone
Come combustibile fossile il carbone inizia ad essere utilizzato a partire dalla Rivoluzione industriale per alimentare le macchine a vapore mentre attualmente è utilizzato soprattutto per la produzione di elettricità nelle centrali termoelettriche.
Nel corso dei processi di fossilizzazione e di carbonizzazione il carbonio si trasforma dapprima in torba e successivamente in lignite, litantrace e antracite che costituisce l’ultimo stadio della trasformazione.
Per questi motivi la torba è caratterizzata da un elevato tenore di umidità ed è pertanto più utilizzata per la produzione di concimi e fertilizzanti.
L’antracite, invece, ha il maggior contenuto di carbonio e costituisce il migliore combustibile fossile per la combustione.
All’aumentare del tenore di carbonio aumenta il potere calorifico ovvero la quantità di calore generalmente espressa in kcal che si sviluppa dalla combustione completa di un kg di combustibile.
Vengono riportati in tabella il potere calorifico del carbone nelle sue varie forme:
Carbone fossile | Potere calorifico kcal/kg |
Torba | 3000-4500 |
Lignite | 4000-6200 |
Litantrace | 6800-8500 |
Antracite | 8000-8500 |
Petrolio
Il petrolio è costituito da miscela complessa di sostanze organiche, prevalentemente da alcani lineari e ramificati, cicloalcani e, in misura minore, idrocarburi aromatici ma mostra composizione, colore e viscosità diversa a seconda del paese di provenienza.